Poeta, teologo e letterato, fu uno dei primi studiosi e scrittori di grammatica della lingua volgare.
Vincenzo Littara nacque a Noto nel 1550. Ancora ragazzo fu inviato a Sciacca per perfezionare lo studio della lingua italiana e della letteratura. Ritornato nella cittadina di Noto, dalletà di 20 anni alletà di 24, diede pubbliche lezioni con profitto e soddisfazione dei suoi discepoli. Alletà di 24 anni si recò a Catania dove acquisì il presbiterato e intraprese studi di filosofia, teologia e infine di giurisprudenza, facoltà in cui conseguì la laurea. Ritornato a Noto insegnò lettere, filosofia, matematica, geometria oltre che il diritto. Dalla sua scuola uscirono uomini di grande talento come, uno fra tanti, il grande storico sicilano Rocco Pirri. Il Littara oltre che profondo conoscitore di letteratura ed esperto filologo, divenne presto un valente predicatore ed esercitò larte oratoria dai pulpiti di Noto, Palermo, Catania, Castrogiovanni, Sciacca e Girgenti.
Risiedette a Castrogiovanni nel periodo compreso tra il 1586 e il 1587, come precettore, sotto la protezione del nobiluomo Vincenzo Petroso per incarico del quale scrisse Historia Aennensis, compendio sulla storia della città di Enna.
Giovanni Oroscopo, vescovo di Girgenti, sorpreso e soddisfatto della profonda preparazione e della eloquenza del Littara, al fine di trattenerlo nella sua città lo nominò parroco della Chiesa di S. Michele di Girgenti. Il Littara morì a Girgenti il 3 di maggio del 1602.