Ruggero Romano nasce a Noto il 9 marzo del 1895, seguì a Catania gli studi giuridici.
È stato Ministro dei Lavori Pubblici nella Repubblica sociale italiana.
Dopo aver preso parte attiva alla campagna interventista, partecipò alla Prima guerra mondiale quale ufficiale di fanteria, insieme con altri quattro fratelli tutti ufficiali nella stessa arma, e si guadagnò una medaglia al valor militare nelle vittoriose azioni di Selz e Monfalcone del anno 1916, oltre che la croce di guerra Italiana e la croce di guerra Belga con palme. Nel 1922, poco dopo essersi laureato in giurisprudenza, mosso da ideali patriottici e dal desiderio di promozione Sociale aderisce al Partito nazionale fascista. Invalido di guerra per ferite riportate in combattimento, si dedicò a Roma e in Sicilia all’organizzazione dei mutilati, specie dopo Caporetto, nel periodo della resistenza e della ripresa vittoriosa, compiendo opera sacrosanta e veramente degna di ogni amirazione. Durante il governo fascista continua a svolgere la professione di avvocato pur ricevendo numerosi incarichi politici: è deputato dal 1929 al 1939 sottosegretario di stato alle Comunicazioni, segretario del P.N.F. della città di Acireale e Podestà della città natale di cui era follemente innamorato, Noto. Infatti è grazie ad esso che nella città barocca furono intrapresi numerose opere civili, quali la pianificazione territoriale e la costruzione di edifici ricetivi e ricreativi di pregevole gusto architettonico, nel litorale Netino (Colonia estiva, Chalet Miramare, Albergo Storico) oltre alla chiesa del Ecce Homo e alla casa del mutilato.